La Parola che fa la Festa - STAUROPOLIS

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Evangelica

Commenti alla PAROLA di DIO
Anno liturgico novembre 2016 - novembre 2017: CICLO A

  Prima Domenica di Avvento
Signore, noi siamo argilla e tu colui che ci dà forma
Padre, Pastore, Degno di fede è Dio.
Ma anche "come un uomo che è partito".
Che dire? Torna presto, Signore. Non da poco ti aspetto.

  Seconda Domenica di Avvento
Parlate al cuore di Gerusalemme e gridatele che è finita la sua schiavitù
Rivelazione: "E' più forte di me"!
Più forte delle mie residuali forze; più forte del giudizio severo della mia coscienza; più forte di me anche al top delle mie forze: fisiche, spirituali, intellettuali...
Ed io, in Lui, più forte. Soprattutto quando bevo sino alla feccia il calice della mia debolezza.
Dà pace questa parola dell'Angelo Precursore. Pace schietta, duratura.

  san Nicola

  Immacolata Concezione della Madre di Dio
Come è possibile?
Di serpenti nella Bibbia ne troviamo tanti.
Due di questi ci incuriosiscono particolarmente: il serpente dell’Eden e il serpente di bronzo innalzato da Mosè. La ragione è semplice: la bestiola nel primo caso è strumento di morte, mentre nell’altro di vita.
Anche l’insegnamento che ne ricaviamo è semplice, sebbene praticarlo non lo sia affatto: quando tornerai a trovarti di fronte al “serpente” che una situazione ti presenta sta a te decidere se lasciarlo prevalere e attossicarti, oppure consentire a Dio di volgere, misericordiosamente, quel male in bene per te e per gli altri.

  Terza Domenica di Avvento
Nostra Signora Fonte della Gioia
Il Battezzatore non è la Luce.
Senza dubbio, però, per darGli testimonianza, deve essere nella Luce. E' la Luce, infatti, che lo possiede, che presiede la sua esistenza.
Ma Giovanni "ha" la Luce?
Nel buio della prigione si insinua la notte oscura dello spirito? Dopo averLo indicato come l'Agnello di Dio, ora domanda: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?»?
Gli amici del Maestro - tutti, o quelli ammessi alla feccia del Calice dell'ira? - conoscono quella densa caligine: Teresa di Lisieux, d'Avila, di Calcutta, Gemma Galgani, ... Francesco d'Assisi, Giovanni della Croce, Pio di Pietrelcina, ...
Forse perchè il discepolo non deve avere nulla che gli consenta di fare affidamento su se stesso? Forse perchè non deve trattenere in nessun modo alcunchè di sè per sè? Forse perchè deve trovare tutta la sua pienezza di pace nell'indicarLo vivo e operante?
Forse perchè deve splendere di Luce riflessa.

  Quarta Domenica di Avvento
E l'angelo partì da lei
"E l'angelo si allontanò da lei" traducono ora. Non mi piace. Preferisco "E l'angelo partì da lei": Et discessit ab illa angelus /καὶ ἀπῆλθεν ἀπ' αὐτῆς ὁ ἄγγελος.
Nel "partire", c'è, infatti, anche l'allontanarsi; ma all'allontanarsi manca l'«iniziare un viaggio; allontanarsi da un luogo per raggiungerne un altro o per raggiungere uno scopo; a partire da, iniziando da; partire è un po' morire; avere origine, nascere da, prendere le mosse da»; manca l'«andare via per seguire qualcuno, andare dopo di lui, seguire il suo partito, seguirlo come leader».
Perchè da quel momento e sempre (pure retroattivamente) tutto partirà dalla Madre, tutto avrà cominciamento dal Suo sì. Persino l'Angelo, persino Dio.

  Natale del Signore
che ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere con sobrietà
Nel giorno della Sua nascita indosserò l’anello.
A chi domanderà – anche irridente – dirò
di quell’amore che precipitò l’intero firmamento negli occhi d’ogni bimbo
e che legò il puro Sposo alla meretrice.
Canterà all’amato Amante l’ametista,
infinito Dio che profuma di Pane.
Poi, dalla soglia imbandirò la tavola della terra,
di grano e di briciole, riso e semi,
come il Poverello un tempo
perché della Festa gioisse ogni creatura.

  santo Stefano, primo testimone
Pieno di grazia e di potenza
Sull'utilità delle pietrate.
Se è vero - e di certo lo è - che "il male che facciamo non ci attira tante persecuzioni e tanto odio quanto le nostre buone qualità" (François de La Rochefoucauld), Stefano deve essere stato un formidabile apostolo di quel Crocifisso nella cui statura spira. Sembra persino necessaria quella violenza di pietre sulle sue belle membra, risplendenti d'anima: amplifica ulteriormente le sue stanze interiori, anzi la Settima, rendolo capace di una gioia - anche quella di perdonare i barbari assassini - altrimenti inospitabile, prima ancora che incontenibile.
C'è Sangue prima dell'Epifania Pasquale, sangue in questa Epifania Natalizia di santo Stefano: che Dio, dunque, non si mostri che nel Sangue?!
Rivoli arrossati, fiotti luce, come sulla Sindone. Geografia del Sangue. Redentore
Onomastico di grazia! a quei paesi d'Italia (Quisquina, di Camastra, Belbo, d'Aveto del Sole, di Magra, Lodigiano, di Rogliano, di Sessanio, in Aspromonte, ...) che hanno l'onore della corona di questo nobilissimo Nome.

  Santa Famiglia di Gesù, Maria, Giuseppe
e trovarono Maria e Giuseppe, e il Bambino

  san Giovanni, il Teologo

  Maria Santissima Madre di Dio
non sei più schiavo, ma figlio

  Seconda Domenica del tempo di Natale
l mentre la notte giungeva a metà del suo corso

  Santissimo Nome di Gesù

  Epifania del Signore
viene la tua luce

  Beato Matteo di Agrigento

  Battesimo del Signore
Tutto ciò che è nato da Dio vince il mondo

  Seconda Domenica del tempo ordinario
siete stati comprati a caro prezzo

  Terza Domenica del tempo ordinario
il tempo ormai si è fatto breve

  San Tommaso d’Aquino
dorma o vegli, di notte o di giorno

  Quarta Domenica del tempo ordinario
vorrei che voi foste senza preoccupazioni

  Quinta Domenica del tempo ordinario
Tutta la città era riunita davanti alla porta

  Sesta Domenica del tempo ordinario
stese la mano, lo toccò

  Settima Domenica del tempo ordinario
per riguardo a me non ricordo più i tuoi peccati

  San Gerlando
Protovescovo del II millennnio della chiesa agrigentina
Gerlando, m'è dolce il tuo nome.
Chissà quanto avrai sofferto...
Gerlando, Gerlando...!!

  Ottava Domenica del tempo ordinario

  Nona Domenica del tempo ordinario

  Le Ceneri
Ritornate

  Prima Domenica del tempo di Quaresima
Quanto a me, ecco io stabilisco la mia alleanza con voi

  San Giuseppe
Padre davidico di nostro Signore Gesù Cristo e Sposo della B. V. Maria
Al capezzale l'Addolorata; sopra il comodino, sulla parete, il crocifisso di famiglia, san Giuseppe, e l'Angelo reggi-fontino d'acqua benedetta.
Ma se la Signora, l'Angelo custode, e, sopratutto, il Crocifisso avevano così tanto da dirmi, da raccontare... Giuseppe, invece, taceva.
E tacque fino al giorno in cui divenni prete.
Me lo ritrovai sulle labbra sin dalla prima Messa. Me lo ritrovai nel cuore e nella vita. Dolcissimo e discreto. Pago che la Madre e il Figlio, e pure l'Angelo, tornassero a parlarmi. E lui, a tacere.

  Seconda Domenica del tempo di Quaresima
Di te dice il mio cuore: “Cercate il suo volto”. Il tuo volto io cerco... Non nascondermi il tuo volto

  Incarnazione del Signore
Disse il Signore, quando entrò nel mondo
Da ragazzo mi capitava non infrequentemente di soffermarmi ai piedi del primo altare a destra del presbiterio della chiesa madre del mio paese. La scultura che attirava la mia attenzione è un'Annunciazione del Cardella. Mi colpiva particolarmente quella colomba sospesa ad un "raggio" che arrivava all'orecchio della Vergine Santissima.
Ne sono passati di anni prima di comprendere che "il seme è la Parola di Dio" e che la divina inseminazione non può avvenire che ex audito, ascoltando.
Allora, beata te Signora, perchè hai creduto, ma ancora di più perchè hai ascoltato!

  Terza Domenica del tempo di Quaresima
Volgiti a me e abbi misericordia perché sono povero e solo

  Quarta Domenica del tempo di Quaresima
Dio ha tanto amato il mondo

  Quinta Domenica del tempo di Quaresima
e che devo dire? Padre, salvami da quest’ora? Ma per questo sono giunto a quest’ora!

  Domenica delle Palme e della Passione
Il Signore Dio mi assiste, per questo non resto confuso, sapendo di non restare deluso

  Triduo pasquale
La mia fedeltà e il mio amore

  Pasqua del Signore
E’ risorto! Non è qui!
Gronda di luce
l'arrossato Legno

Reclina il capo
il solo Degno

Dona lo Spirito
di Pasqua pegno
2016

  Seconda Domenica di Pasqua
Venne Gesù, a porte chiuse

  San Pietro Nolasco
Ci hai redenti, o Signore, con il tuo sangue e hai fatto di noi un regno

  Terza Domenica di Pasqua
sono proprio io!

  Quarta Domenica di Pasqua
In nessun altro c’è salvezza

  Quinta Domenica di Pasqua
Ricorderanno e torneranno al Signore

  Sesta Domenica di Pasqua
io ho scelto voi perché portiate frutto

  Ascensione del Signore
Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato

  Pentecoste
il giorno di Pentecoste stava per finire

  Santissima Trinità
fino alla fine del mondo

  Santissimo Corpo e Sangue del Signore
E dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi
Tutte le Domeniche, anzi ogni Eucaristia è trinitaria. Ma la solennità di oggi, della Trinità beata ci dà il gusto, il sapore, la persistenza, eucaristica appunto.
Chi mangia di Lui, infatti, vivrà per Lui, di Lui come Lui vive per il Padre, del Padre.
L’Eucaristia accesso alla Trinità - Lui, il Padre e Colui che è Signore e dà la Vita - accesso di Carne e Sangue: "Al di là di questa vita oscura, io ti propongo l’unica grande cosa da amare sulla terra: il Santissimo Sacramento. Qui troverai avventura, gloria, onore, fedeltà e la vera strada per tutto il tuo amore su questa terra, e più di questo: la morte" (Tolkien al terzogenito Christopher).



  Sacratissimo Cuore di Gesù
con gioia alle sorgenti
"Per portare a compimento questo mio grande disegno ho scelto te, abisso d'indegnità e di ignoranza, affinché appaia chiaro che tutto si compie per mezzo mio".
Poi mi domandò il cuore e io Lo supplicai di prenderlo. Lo prese e lo mise nel suo Cuore adorabile, nel quale me lo fece vedere come un piccolo atomo, che si consumava in quella fornace ardente.  Pagine di fuoco

  Nona Domenica del tempo ordinario

  Decima Domenica del tempo ordinario

  Undicesima Domenica del tempo ordinario
Dorma o vegli, di notte o di giorno
Francesco sembra che camminasse scalzo. Obbediente al Vangelo, e penitente.
Qualche settimana fa - mi recavo in auto a Prata, attraversando la splendida campagna toscana - alla radio, la puntata di un programma tutto dedicato ai piedi. Si insisteva, tra l'altro, sull'importanza - per la salute e il benessere - di tenerli a terra, ... tra la sabbia, per casa.
I piedi sarebbero, infatti, le nostre "radici".
La trasmissione non faceva però cenno alla necessità spirituale di questa sin-tonia con la terra, dalla quale - ce lo ricorda il Genesi - proveniamo.
Terra alla terra, così il mercoledì delle Ceneri. Così il giorno delle esequie.
"Non ti accada di dovere aspettare la morte per morire"...! ammonisce l'iniziatore delle fraternità di Gerusalemme.
Bisogna tornare alla terra! Il seme altrimenti non ha storia, non speranza.
Piedi a terra e mani all'orto.
Sì: tenere i piedi a terra e "in alto i cuori".

  Dodicesima Domenica del tempo ordinario
Fin qui giungerai e non oltre e qui s’infrangerà l’orgoglio delle tue onde

  Tredicesima Domenica del tempo ordinario
Gesù ordinò di darle da mangiare

  Quattordicesima Domenica del tempo ordinario
Ti basta la mia grazia

  Quindicesima Domenica del tempo ordinario
perché noi fossimo a lode della sua gloria, noi, che per primi abbiamo sperato in Cristo

  Sedicesima Domenica del tempo ordinario
Egli infatti è la nostra pace

  Diciassettesima Domenica del tempo ordinario
Ma Gesù, sapendo che stavano per venire a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo

  Diciottesima Domenica del tempo ordinario
su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo
Chi viene a Lui non avrà più fame, di vita, di requie, di gioia.
Chi viene, badate!
Lui, il Signore dell’”ecco, io vengo”, il Dio della dynamis e del movimento. E non dello stato in luogo.
Che lascia i cieli dei cieli, che percorre instancabilmente le terrose vie di questa terra.
Il Dio che mi chiama a muovermi, con Lui.
A commuovermi, perché, sulle acque generate dai miei trasfigurati occhi, oltre ogni mare Lo raggiunga.
Lì dove, pazientemente, mi aspetta.

  San Giacomo Apostolo, chiamato dal Signore "figlio del tuono"
come i torrenti del Negheb
L’impresa del Gran Conte Ruggero fu immane.
Quando Agrigento venne restituita alla fede cattolica, intitolò, con Gerlando di Besancon, la cattedrale anche all’Apostolo protomartire.
Non senza Dio, e non senza sangue, l’impossibile era sotto i loro occhi.
San Giacomo, abbi pietà di noi: non senza Dio e non senza sangue, che abbiamo tregua e la Pace!

  Sant’Alfonso Maria de’ Liguori

  San Giovanni Maria Vianney

Forse non è molto risaputo fino a che punto il Curato d’Ars soffrì “fin quasi alla disperazione”, di gelosie, di critiche e di attacchi rivolti contro la sua persona fin dall’inizio.
“Non è l’austerità che mi sfinisce; la calunnia è molto più dolorosa”.
Quest’uomo non fu risparmiato in niente, né dai suoi confratelli preti, né da coloro che erano disturbati nelle loro abitudini o che non sopportavano la luce proiettata sulle loro vite.
E tutto questo per pura gelosia.
L’ironia si accompagnava agli scherzi, alla sfiducia e alle denunce:
“Denunce contro di me ce n’è un mucchio così in vescovado!”
Il curato era sopportato sempre meno per il suo rigore e la sua integrità.
Giovanni Maria Vianney aveva a quell’epoca quarantaquattro anni.
A quel periodo risalgono i tentativi più gravi di destabilizzazione psicologica e spirituale, aggavando così le violente lotte interiori del sacerdote.
“Arrivarono persino ad attaccarlo sui costumi”, accusandolo di ipocrisia e sregolatezze segrete.
Ma egli non cedette, nonostante la continua voglia di andarsene.
André Dupleix, L’insistenza dell’amore. Il Curato d’Ars

  Trasfigurazione del Signore
finché non spunti il giorno e non sorga nei vostri cuori la stella del mattino
Spaventati [sic!] difronte al Suo candore.
“Ekfhoboi” si traduce anche atterriti.
Penso a quel candore e mi raggiunge gli occhi della mente il Pane eucaristico.
Un prete ortodosso mi confidava: noi monaci, una volta ordinati presbiteri, chiediamo a Dio di risparmiarci dal celebrare i mirabili e terribili Divini Misteri (la santa Messa).
Oh, quanto dovrebbe atterrirci tanta candida misericordia!
I lebbrosi dell’antico patto, avvicinandosi a uomini e case, dovevano gridare “immondo, immondo!”. Da ragazzo per un certo tempo, portai un campanello al piede, memore di quella pagina dei Promessi Sposi in cui il Manzoni narra dei monatti.
Oh, quanto dovrebbe spaventarci l’accostarci immondi al Puro!

  Diciannovesima Domenica del tempo ordinario
Ora basta, Signore!
Sono davvero stanco, Signore.
A metà - o magari al tramonto, chissà - del mio cammino, il passo s’è fatto così pesante: quanta amarezza e quanta delusione. Mentre la menzogna sembra sopraffare ogni cosa.
Trovo ristoro solo presso i tuoi altari, mentre allargo le mie povere braccia, come Te sul Legno.
Ti prego, Maestro, stammi vicino; non allontanarti da me, peccatore.

  Ventesima Domenica del tempo ordinario
così anche colui che mangia di me vivrà per me
La relazione tra Dio e il Signore Gesù Cristo è essenziale e originante: Padre e Figlio.
Ciò che è dell’uno appartiene all’altro, senza che questa unità profonda dissolva le coordinate di una vera comunione, diciamo così partneriale, di un darsi instancabile, di un possedersi pieno in una sorta di espropriazione incondizionata.
Così, il Padre ha la vita, e il Figlio proclama di sé: Io sono la vita.
Il Figlio, dunque, che è la vita, la riceve totalmente dal Padre, che gliela dona tutta e costantemente.
E il Padre, che pure genera l’eterno Figlio, lascia che tutta la Sua vita riposi in Lui.
Il Padre nella Sua sapientissima onnipotenza si è messo in condizione di non aver vita che nel Figlio, e il Figlio – Amen perfetto del Padre – non intende aver vita che dal Padre, nel Padre, per il Padre.
Tanto che il Padre è tale in relazione al Figlio e il Figlio è ex utero Patris.
Questo fa l’Amore, questo è la divina Carità. Questa la fonte da cui attingere.

  Assunzione della Beata Vergine Maria
alla tua destra la regina in ori di Ofir
Eppure Gerlando di Besancon e il gran conte Ruggero intitolarono la cattedrale innanzitutto all’Assunta Madre del Signore.
L’ultima memoria della Regina sta in un affresco sull’abside, nascosto dalle canne dell’organo.
Perché all’Assunta?
Forse retaggio comune di fede nella regione della Franca Contea, dalla quale proviene, come Gerlando, anche Bernardo di Clairvaux, che volle tutte le chiese abbaziali della riforma cistercense dedicate al mistero dell’Assunzione.
Una fede che - non solo dall’XI secolo - anticipa il dogma del 1950.
Sarà, soprattutto, che l’Assunzione dice elevazione, dice compimento di quel “quando sarò elevato da terra trarrò tutto a me”.
Un invito - di Gerlando, Ruggero, … - a lasciarsi attrarre e a viaggiare alto.

  Ventunesima Domenica del tempo ordinario
Se vi dispiace di servire il Signore, scegliete oggi chi volete servire…
molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano più con lui
Il discorso sul pane di Vita rappresenta il mar Rosso in cui affoga l’incredulità o il Giordano di fronte al quale Giosuè interpella alla scelta.
Quando la lezione si fa difficile, molti decidono di non andare più dietro a colui che avevano chiamato Maestro.
Così la domanda torna (pre)potentemente ad esigere risposta, come su quel tavolo del Francescodella Cavani: un Tozzo di Pane in cambio di quello che tutti si ostinano a adorare come “tutto”?

  Ventiduesima Domenica del tempo ordinario
ipocriti
Un amico, qualche tempo fa, mi scriveva della sua idea di affidare i risparmi ad una banca che osservasse la shari’a islamica. Questa scelta gli avrebbe offerto, innanzitutto, garanzie etiche nella gestione del credito migliori di quelle delle banche cristiano-occidentali, così votate alla più selvaggia speculazione, come confermato dalla matrice della crisi attuale.
Ora, non intendo entrare nel merito della presunta eticità del credito euro-arabo, ma senza dubbio le banche occidentali si sono manifestate – se ce ne fosse stato di bisogno – per quello che sono.
E “occidente” per un certo oriente è sinonimo di corruttele, depravazione, stoltezza...
Tutto questo ci è accaduto, dice la Parola, perché non abbiamo ascoltato il Signore e non abbiamo praticato le sue vie.
Il Deuteronomio oggi ci rammenta: Osserverete i comandi del Signore, e li metterete in pratica, perché quella sarà la vostra saggezza e la vostra intelligenza agli occhi dei popoli, i quali, udendo parlare di tutte queste leggi, diranno: “Questa grande nazione è il solo popolo saggio e intelligente”.

  Ventitreesima Domenica del tempo ordinario
Ha fatto bene ogni cosa

  Ventiquattresima Domenica del tempo ordinario
Il Signore Dio mi assiste, per questo non resto confuso

  Dedicazione della Basilica Cattedrale di Agrigento
Supponiamo che
Se è vero che la chiesa-edificio manifesta la realtà più profonda del tempio di pietre vive che sono i discepoli di Gesù, la festa della sua dedicazione è memoria non solo della dedicazione battesimale di ciascuno ma dell’intera comunità. Se poi si tratta della chiesa della cattedra del vescovo è memoria di un intero popolo, resto profetico…
Ma c’è chi pensa che, queste, siano vecchie architetture di pensiero.
Così tempi e spazi vengono svuotati di senso, e si rimane senza strada né riparo.

  Esaltazione della Croce
li perdonava invece di distruggerli
A questo occidente, che ha sempre meno “da esportare”, il titolo della festa di oggi, se non fosse per quella CROCE piantata tra il Signore e la sua Esaltazione, sembrerebbe parlare con la sua stessa lingua...
Se non fosse per quella Croce, piantata tra il mio Signore e la proposta di partecipare alla di Lui Esaltazione.
Stat Crux.

  Beata Maria Vergine Addolorata
anche
Come la celebrazione di ieri anche la memoria di oggi: nel solco radioso della festa.
Eppure quella corona di spine rimane.
Sul capo del mio Signore come su quello della mia Signora e Madre.
Magari d'oro o d'argento, ma pungente.
"Sia lecito a un solitario di parlarvi, oggi, giorno della Regina delle lagrime. Si dice comunemente che uno ha il cuore grosso quando soffre per l’ingratitudine. Il Cuore di Maria è più pesante di tutti i soli della via lattea (Leon Bloy)".

  Venticinquesima Domenica del tempo ordinario
E preso un bambino, lo pose in mezzo e abbracciandolo...

  Beata Maria Vergine della Mercede
in qualunque prova mi invocheranno, li esaudirò

  Ventiseiesima Domenica del tempo ordinario
Fossero tutti profeti

  Ventisettesima Domenica del tempo ordinario
Non è bene che l’uomo sia solo

  Santi Angeli Custodi

  San Francesco d’Assisi

  Beata Maria Vergine del Rosario
O Rosario benedetto di Maria, catena dolce che ci riannodi a Dio
Una catena.
Luigi di Montfort l’ha immaginata e voluta al piede. Il suo e quello dei suoi.
Al collo, per Pietro Nolasco e per quelli come lui, al posto di altri.
E’ difficile spiegare a dei prigionieri quanto possa essere liberante e assicurante una catena.
Riesce più semplice farlo a chi vuole salire su una di quelle giostre da festa paesana: più grossa – e dunque pesante – è la catena, maggiore è lo spensierato divertimento.
Vuoi vedere che il segreto di una felice libertà (o di una liberante felicità) riposi nel prendersi cura di non “scatenarsi”?!

  Ventottesima Domenica del tempo ordinario
a Lui noi dobbiamo rendere conto

  Ventinovesima Domenica del tempo ordinarioe
Potete bere il calice che io bevo?

  Trentesima Domenica del tempo ordinario
Molti lo sgridavano per farlo tacere, ma egli gridava più forte

  Trentunesima Domenica del tempo ordinario
Tu amerai

  Solennità di Tutti i Santi
Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò sollievo
Ricordate la storiellina della bambola di sale che voleva “capire” il mare?
Ci riuscì solo quando si sciolse in esso.
Quando si perse nell’acqua, diventando una cosa sola col mare.
Mi piace pensare alla santità come un perdersi nel Suo mare, amore sconfinato e bello.
Come un ritrovarsi che è più di un “trovarsi di nuovo” ma un “trovarsi finalmente”.
Questo mare solca la nave della mia Chiesa, la Sua.

  Commemorazione dei fedeli defunti
Io so che il mio redentore è vivo
Dormono le mie madri
ora non più stanche,
e le mie sorelle
chine sull'oceano implacato;
dormono i miei padri
custodi del Deposito,
e i miei fratelli
che versarono la rossa semente;
dorme il figlio di ardue speranze
e i giorni che verranno,
stretti, in quel medesimo Silenzio,
tra il Padre e la Parola
all'inizio d'ogni cosa.

  Trentaduesima Domenica del tempo ordinario
tutto quanto aveva per vivere

  Dedicazione della Basilica Lateranense
Vidi la città santa, la nuova Gerusalemme

  Trentatreesima Domenica del tempo ordinario
Io ho progetti di pace e non di sventura

  Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’universo
Benedetto colui che viene


 
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